La torre campanaria, con la sua altezza di circa 75 metri, svetta nel cielo di Monza e costituisce un significativo punto di riferimento nel paesaggio della Brianza. La sua costruzione iniziò il 23 maggio 1592, quando l'arciprete Camillo Aulario pose la prima pietra della fabbrica. Nel 1606 la costruzione era completata, tuttavia il castello con le campane e il rivestimento si datano intorno al 1620.
Soltanto il 18 settembre 1628 il cardinale Federico Borromeo benedisse le campane alla presenza dell'arciprete Adamo Molteno e del clero monzese. Il progetto del campanile, che rivela l'influsso dello stile di Pellegrino Pellegrini, architetto di S. Carlo Borromeo, fu in realtà eseguito dall'architetto Ercole Turati, al quale si devono anche i progetti del battistero, della cripta e dell'ampliamento del coro, realizzati nei primi due decenni del XVII secolo.
Il Turati inserì nei quattro frontoni della cella grandi stemmi in cornici barocche di granito, che raffigurano: a sud, la Chioccia con i pulcini, del Tesoro; a est, la mitra e il pastorale, in uso all'arciprete; a nord, la Corona Ferrea e la Croce del Regno; a ovest, l'Agnello sul libro dei sette sigilli. Alla base della torre una lapide ricorda la visita dei sovrani d'Austria, Maria Luisa e Francesco I, avvenuta il 4 marzo 1816, preceduta dalla restituzione del tesoro, il 2 marzo.